venerdì 1 luglio 2011

DSK incastrato!


   Secondo le fonti dell'Ansa, il processo a Strauss Kahn, direttore del fondo monetario internazionale sarebbe in fase di conclusione, conclusione totalmente diversa da quello che ci si sarebbe aspettati all'inizio del processo.
DSK sta infatti per essere rilasciato, pare che la cameriera dell'albergo si sia inventata una serie spropositata di bugie fin all'inizio dell'inchiesta per incolpare l'uomo!
   La domanda che salta subito in mente è: per quale motivo la cameriera dell'albergo avrebbe dovuto mentire in modo cosi spudorato? Sembrerebbero a prima vista non esserci motivi validi per una simile azione ma bisogna a mio parere calcolare due fattori: primo, DSK era il principale avversario politico di Sarkozì e alle prossime elezioni avrebbe potuto insidiare la sua posizione in modo serio, quindi era un elemento scomodo per il potere francese; seconda, nei giorni della vicenda sul conto della donna vengono versati da diversi personaggi appartenenti alla malavita di New York circa un centinaio di migliaia di euro!
   Viene, a mio avviso, il dubbio che i malavitosi americano siano stati solo dei mediatori per il denaro ingaggiati da qualche potere francese per incastrare il nemico politico!

Ecco la notizia dell'Ansa:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/07/01/visualizza_new.html_810888398.html
 

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giovedì 30 giugno 2011

La cultura della pace funziona!



   Dal 1949 la Costarica, un paese nell’America latina con circa 3 milioni e mezzo di abitanti ha deciso di smantellare l’esercito in ogni sua forma e di avviare la cultura della pace. Grazie a questo è oggi uno dei paesi più sviluppati del centro sud America, non ha mai partecipato a nessuno scontro ma non bisogna confondere la Costarica con la svizzera, un paese che ha guadagnato e continua a farlo sulla vendita di armi a tutto il mondo.
La Costarica neutrale ad ogni conflitto non per guadagno ma per cultura si occupa di mediare in tutti i più grandi conflitti del sud America e di cercare di dare stabilità ai paesi confinanti, per i meriti del paese il suo capo di stato Oscar Árias negli anni 80 ha ricevuto il premio nobel per la pace.
   Lo sviluppo economico del paese è basato sul taglio dell’esercito e oggi dal punto di vista sociale è il paese più sviluppato della sua zona, l’alfabetizzazione è al 96%, e la vita media supera i settant’anni: valori praticamente dei paesi occidentali.
L’istruzione è obbligatoria fino a 18 anni, è pubblica e viene garantita a tutti gli abitanti, anche quelli dei paese più remoti grazie ad un efficiente sistema, i laureandi in pedagogia e in materie di insegnamento devono infatti recarsi, finita l’università per almeno un anno ad insegnare in un villaggio sperduto, attraverso questo espediente si garantisce l’istruzione a tutti.
   Questa cultura della pace è fortemente sentita dalla popolazione, agli abitanti viene insegnata la loro importanza come membri della comunità, il tasso di omicidi è di 7 ogni 100.000 abitanti, impensabile per un paese dell’America latina!
Così, oggi le piazze e le vie della città, i monumenti del Costarica non ricordano generali o battaglie, ma i concetti su cui si regolano i principi della convivenza e del progresso: parco della Pace, piazza della Democrazia, piazza della Cultura, centro Franklyn Chang (dal nome dell’astronauta costaricense), la rotonda delle Garanzie Sociali ne sono alcuni esempi.
A Ciudad Colón, ad una quindicina di chilometri dalla capitale sorge, nel verde della campagna, l’Università per la Pace, patrocinata dalle Nazioni Unite.
Oltre a questo la popolazione della Costarica ha un forte senso di ospitalità, dalla fine del ventesimo secolo ha accolto quasi tutti gli esuli che scappavano dei dittatori del sud e oggi si calcola che il 25% della popolazione è di origine straniera
   Credo che l’esempio più grande di civiltà che la costa rica da a tutto il mondo sia il fatto che questo paese è l’unico in tutto il mondo che nelle celebrazioni del giorno del’indipendenza anziche far sfilare le forze armate manda in piazza gli studenti!

E’ curioso un aneddoto riguardo al Costarica, l’unica guerra combattuta da questo paese in tutta la sua storia si è svolta nel 1856, e contro, guarda caso, un gruppo di avventurieri al soldo di uomini d’affari statunitensi, con l’armatore Vanderbilt in testa. Anche in quel caso, a guidare le armi fu l’ambizione della classe imprenditoriale degli Stati Uniti, alla ricerca di una rotta che permettesse un trasporto sicuro ai coloni che volevano raggiungere la costa ovest, attirati dal miraggio della corsa all’oro che poi fu trovata a Panama.

Daneel

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martedì 28 giugno 2011

Oligarchia del terzo millennio


    Le decisioni politche più importanti sono da anni, dal primo momento in cui nata la democrazia moderna prese dall’èlite politica senza ascoltare minimamente il popolo che la maggior parte delle volte non viene neanche informato delle decisioni del potere.
Le democrazie occidentali attuali non hanno ormai più nulla della democrazia greca, anzi, chiamarle democrazie è ormai un errore in quanto il sistema è una vera e propria OLIGARCHIA non più basata sulla nobiltà come all’epoca di Sparta ma basata sullo scambio servizio-denaro.
   Le elezioni che si svolgono ciclicamente non possono cambiare il sistema al potere in quanto non permettono alla gente di decidere: i partiti(ovvero i potenti, ovvero il sistema) decidono già i candidati che dovranno essere votati, nessuno scampo quindi agli elettori che sono dunque costretti a legittimare il sistema. Che democrazia è se l’unico potere che si ha è quello di decidere tra due candidati già scelti da chi era stato precedentemente al potere? Sebbene la gente non se ne accorga il metodo delle elezioni in occidente non è molto diverso da quello utilizzato da dittatori arabi negli ultimi anni, che, come Ben Ali in Tunisia proclamavano elezioni “democratiche” lasciando la “libertà” di votare un solo candidato a lui favorevole.
   Ultimo baluardo della vera democrazia pare essere il referendum, tuttavia anche questo strumento di democrazia è dilaniato dal sistema, gli argomenti proposti nei referendum non sono minimamente conosciuti dal popolo che finisce sempre per affidarsi al partito della sua fazione!
   Urge un profondo cambiamento del sistema, che dia vita ad una politica più sana e incentrata sul benessere vero del popolo, non comandata dai potenti ma che comandi i potenti! Se non può essere una democrazia funzionante allora tanto vale che non sia una democrazia!

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domenica 12 giugno 2011

Asimov e Nuovo Ordine Mondiale

Sono interessanti alcune interpretazioni trasverse che possono essere applicate all'immensa opera di Isaac Asimov, i rimandi non sono certo voluti in quanto gli avvenimenti a cui si dovrebbero riferire si sono verificati successivamente all'uscita dei volumi, tuttavia può risultare divertente scovare tutti questi indizi nascosti ad arte.
   Sicuramente Asimov è scrittore futurista ma se gli indizi fossero stati inseriti volutamente si aprirebbe uno scenario realmente inquietante.Elencherò alcune astrazioni sull'opera di Isaac:
La prima è quella che riguarda la saga delle Fondazioni, caduto l'Impero, ultimo baluardo di ordine nella galassia vengono a crearsi tanti regni più piccoli in guerra fra loro. Fin qui niente di strano, è risaputo infatti che Asimov prese molti spunti dalla storia umana, l'Impero è un chiaro richiamo al dominio Romano e i regni che vi succedono sono descritti ad immagine e somiglianza dei regni barbarici dell'alto-basso medioevo.
Da questo punto incominciano invece le analogie più particolari, dopo infatti una serie di anni di conflitti la “Fondazione” una nazione fondata da Hary Seldon per guidare la nascita di un nuovo impero principia a prendere il sopravvento su tutte le altre potenze, compreso il vecchio Impero, tale nazione deve la sua potenza economica all'immensa disponibilità energetica dovuta alle centrali nucleari, che le garantiscono infiniti guadagni e potenza distruttiva.
L'astrazione diventa sempre più forzata ma sempre più inquietante: poniamo che l'Impero dello scrittore russo corrisponda al vecchio mondo, l'Europa, dominatrice del mondo sotto i Romani, le capitali di entrambe gli imperi verranno infatti saccheggiate dai “barbari”, poniamo che i regni barbarici che si formano dopo il saccheggio di Trantor altro non siano che gli stati europei, dominanti a livello mondiale fino al al diciannovesimo secolo, ovvero fino a quando una nuova nazione li sovrasta dal punto di vista economico e militare, questa nazione che nei romanzi di Asimov è la Fondazione nella realtà sarebbero gli USA. Ecco, tuttavia che il piano della fondazione viene interrotto dal Mulo, il tiranno di un piccolo pianeta che in pochissimo tempo è riuscito ad accumulare un immenso potere militare: nella realtà si potrebbe considerare il Mulo come la trasposizione letteraria di Hitler, di Stalin e degli altri dittatori del '900 che si sono opposti agli USA.
Si scoprirà in seguito che la presa di potere della Fondazione(USA) è aiutata da un altro organismo occulto molto potente che agisce nell'ombra, ecco quindi che la seconda Fondazione potrebbe rappresentare il nuovo ordine mondiale e le organizzazioni occulte a lui collegate.
  Un ulteriore rimando ma ancora più ardito si ottiene in un altro romanzo di Asimov, “La fine dell'Eternità”, l'umanità ha imparato a viaggiare nel tempo sfruttando un altra dimensione chiamata appunto Eternità, grazie a questa tecnologia un gruppo ristretto di uomini può controllare lo sviluppo della società umana operando cambiamenti nel passato e di conseguenza cambiando nel futuro la politica, la tecnologia, e molti altri aspetti. E' facile quindi l'accostamento al nuovo ordine mondiale ma la curiosità più grande in questo romanzo sta da un'altra parte, questi uomini “eletti” vengono infatti chiamati dalla gente comune i “Signori del tempo”, attraverso l'anfibologia il significato della parola tempo può essere modificato: tempo( inteso in senso Kantiano) può diventare tempo meteorologico, ecco quindi che i Signori del tempo altro non sarebbero che signori del clima, ovvero un rimando al controllo del clima attraverso le SCIE CHIMICHE!
Ovviamente questo è solo un divertente esperimento ma se fosse vero che Asimov avesse predetto o che addirittura SAPESSE i piani del futuro NWO?

venerdì 10 giugno 2011

Insostituibilità delle "parolacce"

  La parolacce, parole considerate di bassa lega sono in realtà vocaboli di grande importanza: le persone, infatti, grazie alle parolacce possono esprimere liberamente la loro condizione emotiva assai più efficacemente che con qualsiasi altra parola, grazie agli insulti possiamo sfogare la rabbia che abbiamo dentro di noi e sentirci più leggeri.
Per questi motivi esse sono insostituibili, certo per quasi tutte le parolacce esiste sinonimo più “nobile” che risulta essere più conforme all'educazione ma non vi è dubbio che più una parola è considerata volgare e proibita più ci si sente “leggeri” dopo averla pronunciata.
Quale parola risulta più liberatoria di un bel “Cazzo!” ne caso, per esempio che si rimanga chiusi fuori di casa, Caspita? O accipicchia? Non credo, ipotizziamo che stiate litigando con una persona che odiate profondamente, quale parola sarà più liberatoria di un bel vaffanculo per concludere la conversazione? Le parolacce sono il linguaggio che la nostra anima parla quando sente il bisogno di sfogarsi!
   Le bestemmie vanno analizzate separatamente dalle parolacce comuni, reputo che l'uso di questi termini sia deprecabile per diversi motivi: tali parole sono poco rispettose delle altrui opinioni , esse risultano assai sgradevoli dal punto di vista del suono mentre le parolacce comuni possiedono un tono imponente e duro che rende maggiormente l'idea del sentimento di chi le pronuncia, infine esse vanno evitate per il semplice motivo che sono sostituibili con termini altrettanto potenti, i quali sono, appunto, le parolacce comuni.
   Sebbene a mio parere tutte le parolacce siano accettabili nel linguaggio parlato un campo in cui vanno assolutamente evitate è lo scritto, quando un scrive infatti non è soggetto come durante un discorso al proprio stato emotivo ma prima che qualsiasi testo venga scritto bisogna far si che lo stato d'animo non influenzi il lessico, ecco che quindi non ha più senso l'uso delle parolacce, nello scritto infatti avendo l'autore più tempo per pensare a ciò che deve scrivere sarebbe meglio utilizzare insulti velati e maligni ma che alla lettura risultano assai più piacevoli.

domenica 15 maggio 2011

Perchè?

Ho deciso di creare questo blog per potermi esprimere liberamente e discutere con chi mi legge senza nessuno limite e senza nessuna regola. Non c'è nient'altro da dire.

Saluti!