venerdì 10 giugno 2011

Insostituibilità delle "parolacce"

  La parolacce, parole considerate di bassa lega sono in realtà vocaboli di grande importanza: le persone, infatti, grazie alle parolacce possono esprimere liberamente la loro condizione emotiva assai più efficacemente che con qualsiasi altra parola, grazie agli insulti possiamo sfogare la rabbia che abbiamo dentro di noi e sentirci più leggeri.
Per questi motivi esse sono insostituibili, certo per quasi tutte le parolacce esiste sinonimo più “nobile” che risulta essere più conforme all'educazione ma non vi è dubbio che più una parola è considerata volgare e proibita più ci si sente “leggeri” dopo averla pronunciata.
Quale parola risulta più liberatoria di un bel “Cazzo!” ne caso, per esempio che si rimanga chiusi fuori di casa, Caspita? O accipicchia? Non credo, ipotizziamo che stiate litigando con una persona che odiate profondamente, quale parola sarà più liberatoria di un bel vaffanculo per concludere la conversazione? Le parolacce sono il linguaggio che la nostra anima parla quando sente il bisogno di sfogarsi!
   Le bestemmie vanno analizzate separatamente dalle parolacce comuni, reputo che l'uso di questi termini sia deprecabile per diversi motivi: tali parole sono poco rispettose delle altrui opinioni , esse risultano assai sgradevoli dal punto di vista del suono mentre le parolacce comuni possiedono un tono imponente e duro che rende maggiormente l'idea del sentimento di chi le pronuncia, infine esse vanno evitate per il semplice motivo che sono sostituibili con termini altrettanto potenti, i quali sono, appunto, le parolacce comuni.
   Sebbene a mio parere tutte le parolacce siano accettabili nel linguaggio parlato un campo in cui vanno assolutamente evitate è lo scritto, quando un scrive infatti non è soggetto come durante un discorso al proprio stato emotivo ma prima che qualsiasi testo venga scritto bisogna far si che lo stato d'animo non influenzi il lessico, ecco che quindi non ha più senso l'uso delle parolacce, nello scritto infatti avendo l'autore più tempo per pensare a ciò che deve scrivere sarebbe meglio utilizzare insulti velati e maligni ma che alla lettura risultano assai più piacevoli.

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